Fabritia D'Intino / CANCAN

[IT] In questa ricerca i diversi aspetti storici del ballo del Can Can vengono inclusi e declinati in una possibile lettura del presente. In particolare, la danza ed i suoi codici accademici vengono qui offuscati, spostando lo sguardo verso un più ampio spettro di significati. A partire dall’immaginario rivoluzionario e festante del Can Can questo lavoro tenta infatti di alterarne il paesaggio proponendo variazioni energetiche e figurative. Depotenziando il valore ludico e gioioso, l’intento è quello di offrire uno scorcio laterale sulla relazione fra intrattenimento, erotismo e virtuosismo. Affermando una danza ipo-performativa i corpi attraversano e sfidano le contraddizioni e lo spaesamento dell’essere iper-esposti ad un consumo voyeuristico. CANCAN cerca di ricostruire il tragitto di un moto di emancipazione scuro, scarico e forse fallito.
CANCAN è attualmente in fase di creazione

[ENG] Starting from the revolutionary and festive imagery of the Can Can, this work wants to modify the landscape by proposing variations in terms of energy and representation. Dance in its academic language is deconstructed in order to shift the gaze towards a wider spectrum of meanings. Decreasing the playful and joyful aspects, the goal is to offer a transversal point of view on the relationship between entertainment, eroticism and virtuosity. By affirming a hypo-performative dance, the bodies cross and challenge the contradictions and disorientation of being hyper-exposed to a voyeuristic consume. CANCAN tries to construct the trajectory of a dark, exhausted and perhaps failed attempt of emancipation
CANCAN is currently in creation



[CREDITS ENG]
Concept and choreography: Fabritia D’Intino
Performance:
Fabritia D’Intino, Cesare Benedetti, Emanuele Rosa Sound: Federico Scettri
Advising:
Roberta Nicolai, Piersandra Di Matteo Thanks to Riccardo Guratti, Giuseppe Vincent Giampino, Daria Greco, Salvo Lombardo
Production:
Chiasma
Co-production:
Teatri di Vetro and Officine TSU - Teatro Stabile dell’Umbria
Support:
Periferie Artistiche - Centro di Residenza Multidisciplinare Regione Lazio/Vera Stasi, CURA - Centro Umbro Residenze Artistiche/Indisciplinarte/La Mama Umbria International, Ostudio - Roma, Nao Crea/Ariella Vidach Aiep, ResidanceXL - Network Anticorpi